Per spiegare il concetto di Made in Italy si fa spesso ricorso a espressioni come "qualità", "innovazione", "eccellenza", "design". Termini che esprimono al meglio i motivi per cui i prodotti italiani vengono visti e riconosciuti in tutto il mondo: essi costituiscono un insieme di fattori che conferiscono alle produzioni un valore intangibile inestimabile. Proprio per questo sono molti i tentativi di falsificazione (Italian Sounding).
Quando si parla di “Made In” facciamo riferimento al concetto di “country of origin”. Numerosi studi condotti sul country of origin hanno evidenziato come i consumatori siano soliti valutare un prodotto anche sulla base dell’immagine del Paese di riferimento. Molte nazioni, per esempio, hanno un marchio distintivo che caratterizza le proprie produzioni e sono spesso percepite come “proprietarie” delle eccellenze, delle competenze e delle caratteristiche esclusive dei prodotti in settori particolari: il Made in Japan viene associato all’alta tecnologia dell’elettronica di consumo, il Made in Germany alla robustezza e affidabilità nel settore dei macchinari.
La modalità di posizionamento attraverso il paese di origine è dunque utile per elaborare e collocare le informazioni in certe categorie: nel momento in cui ci si trova a dover valutare l’impatto che una produzione "Made in" genera, occorre considerare il modo in cui gli acquirenti percepiscono il Paese di origine e il peso di quest’ultimo sulle percezioni associate.