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Inquinamento, Clima e Riscaldamento globale

Obiettivo #13: Lotta contro il cambiamento climatico

La crisi climatica interessa i paesi di tutti i continenti. Oggi sta già sconvolgendo le economie nazionali, con costi alti per persone, comunità e paesi. E le conseguenze saranno ancora più gravi domani, se non si agisce in fretta.

Valentina Crocellà (Dipartimento di Chimica) è possibile combattere il riscaldamento globale?
Uno dei responsabili del riscaldamento globale è l'anidride carbonica. Per limitare gli effetti di questo gas serra si devono sviluppare metodi per catturarlo. Lo studio di nuovi materiali costituisce il primo passo verso un processo di cattura su larga scala, economico e con meno effetti collaterali. Il nostro lavoro di ricerca si è basato sullo studio di questi nuovi materiali e della loro capacità di interagire con l’anidride carbonica. La cattura è però la prima metà della sfida; la possibilità di convertirla in sostanze chimiche utili costituisce la seconda metà di questo ambizioso progetto. 

Alan Mari Mancini (Dipartimento di Scienze della Terra), qual è la principale forzante che ha guidato i cambiamenti climatici negli ultimi 400mila anni? 
La quantità di energia solare che irradia la Terra può variare a seconda di come cambiano i parametri orbitali della Terra. Queste variazioni sono cicliche e naturali e avvengono indipendentemente dalla presenza umana. La principale differenza è la velocità con la quale il cambiamento climatico opera: negli ultimi 400mila anni si è registrato un incremento ciclico di concentrazione di CO2 atmosferica di circa 100ppm in circa 22mila anni. Di recente però, dalla prima rivoluzione industriale a oggi, si è verificato lo stesso incremento in soli 250 anni! Questo valore indica una chiara correlazione con l'attività antropica. Questo tasso di immissione di CO2 in atmosfera non ha precedenti nella storia geologica degli ultimi 66 milioni di anni.

Tommaso Orusa (UniTo Green Office), le aree verdi delle città hanno l'importante ruolo di regolare i flussi termici e il microclima urbano. Con quali strumenti è possibile quantificarlo?
Per valutare il ruolo di questi due fattori sul clima che interessa le città, occorre in primo luogo osservare-misurare per conoscere e successivamente pianificare per intervenire. Per verificare se la copertura forestale urbana e certi materiali di costruzione di edifici e strade possono avere un ruolo nella regolazione dei flussi termici e quindi una funzione nella mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, si può provare a mapparli tramite l'uso di una serie di immagini satellitari multitemporali (acquisite nel tempo a distanza di giorni o settimane) e multispettrali (in grado cioè di esplorare diverse regioni dello spettro elettromagnetico, incluso l'infrarosso e il termico, per valutare come la vegetazione è in grado di regolare gli scambi di calore, su una aree metropolitane). Una volta ottenute queste mappe le consegniamo agli organi preposti che tenteranno di migliorare l'efficienza energetica e la vivibilità delle città.

Per saperne di più sull'obiettivo #13 dell'Agenda ONU per la sostenibilità clicca qui!

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Intervista a

Valentina Crocella'
Alan Maria Mancini
Tommaso Orusa
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

21 aprile 2023

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