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Malattie e prevenzione

Ruolo del gene PI3K-C2a nella prevenzione del rene policistico

Il rene policistico è una malattia genetica a elevata incidenza. Abbiamo dimostrato che il gene PI3K-C2a è essenziale nel controllare il funzionamento del rene, e nel prevenire la formazione di cisti. Questa scoperta apre la strada allo sviluppo di nuovi interventi terapeutici

La sindrome del rene policistico (ADPKD) è una malattia genetica ereditata a elevata incidenza (che varia da 1 su 400 abitanti a 1 su 1000 mille) nella popolazione caucasica. I pazienti affetti da ADPKD presentano su entrambi i reni cisti che sono soggette ad aumentare di dimensioni durante il decorso della malattia. Le presenza di cisti è associata alla perdita di funzionalità renale che causa una serie di complicazioni, tra cui ematuria, coliche renali, infezioni del tratto urinario, e costringe il 50% dei pazienti affetti a sottoporsi a dialisi o trapianto attorno ai 60 anni.

Il rene policistico è anche definito una “ciliopatia”, poiché la caratteristica principale che lo contraddistingue è il malfunzionamento del “ciglio primario”: un organello che protrude dalla cellula e agisce da “antenna”, sentendo il flusso e analizzando la composizione dei liquidi che attraversano il rene. Il corretto funzionamento del ciglio primario, e quindi del rene, è garantito dalla presenza di numerose proteine, tra cui Policistina 1 e 2. Queste, agendo da sensori, garantiscono il controllo della proliferazione cellulare nel rene. La mutazione dei due geni che codificano per queste proteine è la causa principale del rene policistico. In tale contesto, il segnale trasmesso dalle policistine è ridotto e, di conseguenza, le cellule aumentano in numero causando la formazioni di cisti renali.

La presenza di Policistina 1 e 2 al ciglio primario è fondamentale per una regolare attività della cellula e quindi del rene. Il trasporto di Policistina 1 e 2 al ciglio è regolato da molteplici molecole, tra cui PI3K-C2a, una proteina appartenente alla famiglia delle PI3K, ampiamente conosciuta per il suo coinvolgimento in numerosi processi biologici. Le PI3K producono dei fosfolipidi, che agiscono da messaggeri nella cellula. La mancanza di PI3K-C2a riduce la segnalazione all’interno della cellula e impedisce alle Policistine di raggiungere il ciglio primario e, di conseguenza, causa la formazione di cisti renali. La comprensione dei meccanismi di base che regolano il trasporto delle policistine permetterà di sviluppare nuovi approcci terapeutici per la cura del rene policistico, fornendo ai pazienti una migliore aspettativa di vita e riducendo gli alti costi associati alla terapia.

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un racconto di
Emilio Hirsch
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

24 marzo 2017

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