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Fondamenti di chimica

La capacità delle acque di autodepurarsi e la relazione con il clima

Le acque naturali sono parzialmente in grado di disinquinarsi se irradiate dalla radiazione solare. La materia organica in esse disciolta, prevalentemente di origine naturale, svolge un ruolo fondamentale in questi processi

La disponibilità di acqua dolce non inquinata è una preoccupazione crescente ed è anche uno dei principali argomenti di Horizon 2020, il programma della Commissione europea di finanziamento delle attività di ricerca. Il problema che ci si pone è capire cosa si può fare per proteggere laghi, fiumi e torrenti dalle sostanze inquinanti. Un aspetto molto importante è rappresentato dalla capacità delle acque naturali di auto-depurarsi, sia ad opera dei microrganismi, sia mediante processi indotti dalla radiazione solare. Tale capacità varia considerevolmente in ambienti diversi. Per questa ragione, è di fondamentale importanza individuare quei corpi idrici che, avendo meno capacità di procedere all'auto-depurazione, sono più vulnerabili alla presenza di composti inquinanti e devono avere priorità nella tutela dall'inquinamento stesso. È quindi necessario uno studio preliminare che individui la capacità degli ambienti acquatici di auto-depurarsi.

Il progetto DOMNAMICS, da poco concluso,aveva il compito di studiare uno degli strumenti utilizzati dall’ambiente per procedere a questa pulizia, vale a dire il sole o, meglio, le reazioni fotochimiche indotte dalla luce solare. Queste ultime sono, infatti, una delle principali vie naturali di rimozione degli inquinanti non biodegradabili, come per esempio molti pesticidi, rifiuti industriali e inquinanti emergenti, come i prodotti farmaceutici e per la cura della persona. La radiazione solare attiva i processi di depurazione che però sono fortemente influenzati dalla composizione chimica dell’acqua e dalla sua profondità, sulle quali possono inoltre agire i cambiamenti climatici.

Il progetto DOMNAMICS ha quindi raccolto la sfida di studiare vari aspetti di questo tema: la formazione di possibili sottoprodotti dannosi a partire dalla degradazione foto-indotta degli inquinanti, la mappatura fotochimica delle acque interne e l'individuazione dei collegamenti tra fotochimica e cambiamenti climatici. Il lavoro di ricerca in questo settore richiede strategie diverse: indagini sul campo, studi/esperimenti in laboratorio, software e modelli previsionali. Si tratta quindi di un vero e proprio lavoro interdisciplinare il cui scopo ultimo è quello di fornire alla società civile, alle imprese e ai decisori pubblici elementi per una maggiore attenzione ambientale, così da individuare con facilità e tempestivamente le priorità su cui intervenire per limitare la vulnerabilità all'inquinamento delle acque dolci a vari livelli (regionale, nazionale, continentale, planetario). Nei suoi due anni di attività il progetto DOMNAMICS ha prodotto 31 articoli scientifici su riviste internazionali.

un racconto di
Davide Vittorio Vione
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

01 ottobre 2020

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