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Culture, Produzione culturale e artistica, Filosofia

Media Digitali per la Creatività Contemporanea

Abbiamo analizzato i media digitali come strumenti per restituire l'esperienza estetica suscitata dalla fruizione di installazioni site-specific della creatività contemporanea. Niente social, solo forme di testualità transmediale e interattiva, e strumenti innovativi di documentazione digitale

Il progetto è partito dalla constatazione che molti prodotti della creatività artistica contemporanea non sono “opere” nel senso di oggetti fisici, ma situazioni performative, installazioni, strutture site-specific, e simili. Prodotti complessi, di grande impegno economico e grande risonanza mediatica, che però difficilmente entrano nei processi di documentazione e di trasmissione culturale: benché fortemente caratterizzanti la nostra epoca, restano in qualche modo beni culturali invisibili, tanto che gli stessi enti, istituzioni, musei, gallerie che li organizzano poi difficilmente ne tengono una traccia consistente. Come documentare questi prodotti? È possibile restituire almeno in parte, in forma digitale mediata, la dimensione percettiva, emozionale e cognitiva suscitata dalla fruizione dal vivo di queste opere? Ovviamente il progetto non ha considerato le pratiche social, cioè l'uso (e abuso) di selfie, tweet, instagram, facebook, e altro, che rappresentano il lato più superficiale, e troppo enfatizzato, delle recenti aperture dell'arte al digitale. Piuttosto ha puntato a: 1) sviluppare nuove forme di testualità transmediale e interattiva; 2) elaborare strumenti documentali per riorganizzare le problematiche di cultural heritage.

Caratterizzato da elevata interdisciplinarità in quanto coinvolgeva studiosi di Media e Comunicazione, Informatica, Storia dell'Arte, Cinema e Teatro, Musica, Letteratura, il progetto ha raccolto in partnership le più importanti istituzioni territoriali di arte contemporanea, che si sono poi confrontate nel seminario di mid-term sui temi del progetto: Pinacoteca Agnelli, Fondazione Fitzcarraldo, MUSLI, GAM, ARTISSIMA, Venaria, Fondazione Merz, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione, Provincia, Città di Torino e DIST (Dipartimento Interateneo di Scienze del Territorio) dove il progetto era collocato. Oltre ai prodotti della ricerca e alle pubblicazioni scientifiche, il progetto ha generato una serie di seminari di discussione ed elaborazione progettuale che hanno portato alla stesura e discussione di complessive 15 tesi di laurea (triennali e magistrali) sulle tematiche considerate.

Nel sito del progetto (www.invisibilia.net) è ora raccolto un ricco corpus di documentazione - ulteriormente incrementabile - sull'evolversi del multimedia e della creatività digitale nel territorio piemontese negli ultimi anni, con schede degli artisti, video, foto, prodotti sperimentali. Infine il progetto sta tuttora proseguendo, con fondi della Ricerca Locale Unito, e vedrà un ulteriore sviluppo a partire da febbraio 2017 con il Laboratorio sperimentale di "Media Digitali per L'Arte Contemporanea", incardinato nel Corso Magistrale di Comunicazione e Culture dei Media e sviluppato in collaborazione con l'Incubatrice per l'Imprenditorialità Creativa e Culturale per sperimentare eventuali percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.

un racconto di
Giulio Lughi
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

21 gennaio 2017

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