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Il mistero delle muñecas funerarias di Chancay: giochi per bambini o corredo funebre?

Bambole funerarie Chancay, Perù

Possono delle bambole essere considerate parte di un corredo funebre? Sembrerebbe proprio di sì. Per quanto il termine “bambola” possa risultare ambiguo nell’ambito funerario e, nella cultura occidentale, venga spesso associato a giocattoli per bambini, i ritrovamenti delle muñecas funerarias Chancay ce ne mostrano un uso diverso.
Il racconto si inserisce nella Proposta di Lettura Magnifiche presenze. Visioni dantesche nella ricerca di oggi. La scelta dell'estratto della Divina Commedia e il relativo commento sono a cura del prof. Pirovano e del Comitato studentesco Per correr miglior acque.

La faccia sua era faccia d’uom giusto,
tanto benigna avea di fuor la pelle,
e d’un serpente tutto l’altro fusto;
due branche avea pilose insin l’ascelle;
lo dosso e ’l petto e ambedue le coste
dipinti avea di nodi e di rotelle.
Con più color, sommesse e sovraposte
non fer mai drappi Tartari né Turchi,
né fuor tai tele per Aragne imposte.
(Inferno XVII, vv.10-18)

La descrizione del corpo di Gerione, ornato di ricami con trame incrociate e circolari dai colori e dalla complessità superiori a quelli dei drappi che i Tartari, i Turchi o Aracne stessa avrebbero potuto tessere, ricorda quella delle bambole funerarie ritrovate nelle catacombe di Chancay in Perù, anch’esse create con materiali eterogenei e cucite con fili di diversa tonalità, in un’estrema cura del dettaglio. Così come il mostro ha il compito di scortare Dante e Virgilio nel girone infernale successivo, anche queste bambole erano forse concepite come guida lungo il viaggio nell’aldilà.

Il mistero delle muñecas funerarias di Chancay: giochi per bambini o corredo funebre?

Una figura femminile, una coppia formata probabilmente da una madre con un bambino e, infine, una barca in cui sono inserite tre figure: una femminile, al centro e altre due figure a prua e a poppa dal genere indefinibile. Sono le tre muñecas funerarias (fig. 1-3) della collezione latino-americana conservata presso il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (MAET) da cui è iniziato il mio studio sulle bambole funerarie.

Ancora in fase di datazione le bambole provengono dalle catacombe di Chancay, in Perù. La società Chancay nasce e si sviluppa durante il periodo tardo preispanico, tra il 1000 d.C. e il 1532 d.C. (Van Dalen Luna, 2018). Come ampiamente documentato da diversi studi archeologici effettuati presso le catacombe Chancay, nelle Valli a nord di Lima (Szpak, 2015), tutte le bambole ritrovate sono accomunate da caratteristiche specifiche: interessanti motivi composti da linee geometriche presenti sui loro volti, quasi a voler imitare le pitture facciali e i tatuaggi tipici tra la popolazione di questa regione, e l’utilizzo di fili di cotone di diversi colori per risaltarne i particolari corporei. Ogni elemento del corpo - occhi, unghie, capelli, denti - è cucito con un filo di una tonalità specifica e viene curato nei minimi dettagli (Vargas Romero, 2018). Questi manufatti sono esempi di una società che, già tra il X-XV sec. d.C., sperimentava e possedeva tecniche sofisticate di tessitura e di tintura dei tessuti, ancora oggi studiate e analizzate. Eterogenei sono poi i materiali con cui venivano realizzate le bambole: fibre vegetali, pelle di animali, materiale minerario e urina, per fissare la colorazione dei tessuti. I capelli, inoltre, venivano realizzati con peli di cammello o con capelli umani (Vargas Romero, 2018).

Quali funzioni avevano?
Ancora non lo sappiamo con certezza! È possibile che queste bambole volessero rappresentare l’occupazione lavorativa e sociale del defunto e fossero usate come offerte a divinità oppure come “guide” o “guardiane” durante il viaggio verso il mondo dell’aldilà. Non ci sono prove che escludano che le bambole siano state usate contemporaneamente a scopi ludici (Lehman, 2005).

Come si può dedurre dal termine “bambole” (Cerulli, 1987) l’ipotesi iniziale era quella di considerarle come giocattoli per bambini (Mingren, 2016): sono oggetti veramente utilizzati come bambole dal proprietario in vita, e per questo sepolte accanto al defunto? Oppure sono state create appositamente per scopi funebri?

Le bambole Chancay sembrano quindi connettere la sfera ludica e infantile con quella dei defunti, rimanendo tutt’oggi degli oggetti affascinanti e circondati da un grande mistero (Ordon, 2016).



IMMAGINI

Questa storia di ricerca si trova in:


un racconto di
Margherita Valentini
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

24 aprile 2020

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