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La mente umana e la sua complessità, Educazione e Linguaggio

IL TEATRO SOCIALE PER LA FORMAZIONE DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE

L'articolo presenta un innovativo progetto di formazione rivolto ai professionisti della salute (logopedisti) mediante il loro coinvolgimento all'interno di un percorso di Teatro Sociale rivolto a persone con afasia

Il presente progetto si colloca nell'ambito di un interesse scientifico più ampio che include la riabilitazione della persona con afasia (PcA) sulla base di un approccio di tipo sociale. Secondo tale modello la PcA è posta al centro del percorso riabilitativo che mira a facilitarne l'inclusione e la partecipazione sociale, nonostante le difficoltà comunicative che possono residuare dopo trattamento riabilitativo specifico logopedico, facilitando il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile.

Il percorso formativo del Logopedista prevede l'acquisizione di specifici contenuti teorici e di pratica clinica per poter "agire con competenza" nel proprio ambito professionale. All'interno del percorso formativo rivestono un ruolo centrale gli studenti, con il loro desiderio di diventare professionisti competenti e l'entusiasmo di vivere ogni esperienza che possa incrementare il livello di conoscenze, competenze, in particolare rispetto alle abilità interpersonali comunicative e relazionali, tanto complesse da trasmettere quanto fondamentali per il professionista.
Presso il Centro Afasia CIRP della Fondazione Carlo Molo onlus è attivo da alcuni anni un Laboratorio permanente di Teatro Sociale rivolto a persone con afasia, "NarrAzioni Teatrali". L'occasione per il presente lavoro nasce dalla scelta di aprire il Laboratorio alla partecipazione di un gruppo di studenti, possibile grazie alla collaborazione tra Centro Afasia CIRP e Università degli Studi di Torino.
Gli obiettivi che si pone il progetto sono 1) valutare se un mezzo espressivo potente come il teatro possa migliorare la competenza professionale degli studenti, facilitando l'incontro tra i futuri professionisti della cura e le PcA, favorendo uno scambio di punti di vista che induca una profonda riflessione sulle modalità comunicative e relazionali agite nel contesto socio-sanitario; 2) confrontare le competenze apprese dai partecipanti con quelle dei colleghi di corso non partecipanti.

I partecipanti mostrano un incremento rilevante nella competenza comunicativa non-verbale, nell'uso dell'empatia, maggiore prontezza nel prendere coscienza di sé e dell'altro e un incremento globale della qualità della relazione con l'interlocutore. Tali miglioramenti risentono di situazioni emotivamente provanti. Dal confronto fra quanto affermato dalle PcA e dai partecipanti emergono quattro competenze principali sviluppate durante il percorso: uso di comunicazione multicanale, creazione di una relazione vera con le PcA, uso di buone pratiche comunicative, comprensione dei bisogni altrui. I risultati mostrano inoltre come le competenze e le abilità necessarie alla presa in carico delle PcA siano incrementate in proporzione alle esperienze fatte.
Possiamo affermare che l'esperienza raccontata possa costituire uno strumento efficace per favorire l'acquisizione delle competenze interpersonali, indispensabili alla formazione del futuro logopedista.

un racconto di
Rossella Muo
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

05 ottobre 2016

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