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Processi sociali e politici, Legge e Comunicazione

Obiettivo #10: ridurre le disuguaglianze

La crescita economica non è sufficiente per ridurre la povertà se non è inclusiva e se non coinvolge le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile - economica, sociale e ambientale. Per ridurre la disparità, le politiche dovrebbero essere universali e prestare attenzione ai bisogni delle popolazioni svantaggiate ed emarginate.

I dati affermano che la mobilità e le migrazioni hanno effetti benefici per il paese di origine e di destinazione. Alessandra Venturini (Dipartimento di Economia e Statistica), perché allora c'è tanto timore, animosità e conflitto?

Il fenomeno migratorio e la sua cattiva gestione (politiche poco efficienti ed efficaci) hanno suscitato disagio tra i cittadini e tra gli stranieri che ora si cerca di risolvere con la costruzione di muri o respingimenti alle frontiere di chi vorrebbe spostarsi dal paese di origine verso un'altra destinazione. Esiste il diritto di "emigrare" ossia lasciare il paese di origine ma non esiste un uguale diritto di "immigrare" che dipende dalle norme dei paesi di destinazione. La ricerca mia e dei colleghi che con me hanno costruito un Diploma in Migration Studies verte su questi temi e cerca di fornire numeri, leggi, riferimenti di politiche per rendere questo dibattito meno emotivo e più scientifico ma soprattutto più utile per capire e gestire il fenomeno. Per esempio in Italia e in Europa si insiste molto sul fatto che uno dei benefici principali delle migrazioni che hanno i nostri paesi come destinazioni, consiste nel pagamento dei contributi pensionistici dei nazionali, dato lo squilibrio demografico (sempre più anziani e sempre meno giovani lavoratori). Ma si tratta di una visione limitata al breve termine, sul lungo termine occorre sviluppare politiche che promuovano i benefici a lungo termine: accogliere i giovani migranti nei nostri paesi implica fare un investimento sul nostro e loro futuro ad ampio spettro.

Carmelina Concilio (Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne) a proposito di flussi migratori, in che modo la letteratura e le arti possono contribuire a costruire un mondo equo?
Le migrazioni interrogano il nostro stile di vita. Chi fugge da guerre, carestie e condizioni climatiche estreme o catastrofi, talvolta insegue sogni semplici come, per esempio, praticare l’apicoltura. Obiettivo del nostro gruppo di Environmental Humanities (vedi qui il Percorso di Ricerca ) è di indagare le più emblematiche espressioni letterarie, artistiche e filmiche, restituendo al territorio, con la nostra pratica didattica e divulgativa, un senso di cittadinanza partecipativa consapevole e informata, per dare voce all’ingiustizia sociale e ambientale.

Antonella Ilaria Totaro (Dipartimento di Economia e Statistica), i nuovi modelli di business legati all'economia circolare favoriscono l'uguaglianza e l'inclusione?
L'economia circolare è una delle strade possibili per restare nei limiti planetari e combattere l'emergenza climatica. Tra i modelli che essa propone c'è quello di prodotto come servizio, cioè si paga per il servizi di un oggetto senza doverlo acquistare, come per esempio il car sharing o pagare per i cicli di lavaggio di una lavatrice senza dover acquistare l'elettrodomestico. Tuttavia  esiste il rischio che tali modelli di consumo finiscono per escludere le fasce di reddito medio-basso e le periferie. Il servizio di car sharing, per esempio, spesso è distribuito nei centri delle grandi città ma non si estende nelle periferie, costringendo così chi ci abita a non usufruirne o a spendere di più per raggiungere il servizio.



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Questa storia di ricerca si trova in:


Intervista a

Alessandra Venturini
Carmen Concilio
Antonella Ilaria Totaro
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

18 marzo 2020

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