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Processi sociali e politici, Legge e Comunicazione

Obiettivo #1: Sconfiggere la povertà

Nel mondo 836 milioni di persone vivono ancora in povertà estrema. Ma la povertà va oltre la mancanza di guadagno: tra le sue manifestazioni c’è la fame e la malnutrizione, l’accesso limitato all’istruzione e agli altri servizi di base, la discriminazione e l’esclusione sociale, così come la mancanza di partecipazione nei processi decisionali.

Valentina Porcellana (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione), lei lavora a un progetto dal titolo "Costruire bellezza". Può la bellezza vincere la povertà?
Se intendiamo la bellezza come un'esperienza concreta, che tutti possono costruire e godere in modo da avere uno strumento in più per agire nel mondo, allora la risposta, secondo me, è affermativa. In via Ghedini 6, Barriera di Milano a Torino, due giorni alla settimana un gruppo di adulti senza dimora lavora insieme a ricercatori e studenti universitari, artigiani, artisti e designer attraverso i linguaggi della creatività. All'interno del laboratorio sperimentiamo come ciascuno può portare e dare il meglio di sé mettendolo in comune con le risorse degli altri. La bellezza nasce dalla soddisfazione, dal piacere e dall'impegno di farlo insieme. Ne ho parlato in modo più approfondito in questo Racconto di Ricerca e in questo podcast.

Filippo Barbera (Dipartimento di Culture, Politica e Società), nel concreto, in paesi come l'Italia, da cosa dipende la povertà?
Povertà e diseguaglianza dipendono anche dall'accesso a servizi fondamentali che costituiscono l'ossatura della cittadinanza sociale. La distribuzione spaziale di questi servizi è un tassello importante per capire le cause della povertà e le molteplici forme della diseguaglianza territoriale. In Italia per esempio il 53% dei comuni sono lontani da servizi fondamentali come scuole, trasporti e ospedali. 

Sandro Busso (Dipartimento di Culture, Politica e Società), come funzionano le politiche di contrasto alla povertà, e quali sono gli impatti sui beneficiari? Quali pro e contro del modello attuale di Reddito di Cittadinanza?
Per beneficiare di misure come il reddito di cittadinanza, occorre prendere parte a iniziative formative o svolgere ore di lavoro non retribuito, un meccanismo che prende il nome di "condizionalità". La mia ricerca ha analizzato le recenti politiche nazionali di sostegno al reddito in vari contesti locali attraverso analisi dati e interviste. L'obiettivo è duplice: da un lato studiare le dimensioni organizzative, di implementazione e di impatto sui sistemi locali di welfare; dall'altro osservare gli effetti sui beneficiari analizzando la dimensione "disciplinante" delle politiche, che oltre a "sconfiggere la povertà" servono spesso a "governare i poveri".

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Questa storia di ricerca si trova in:


Intervista a

Valentina Porcellana
Filippo Barbera
Sandro Busso
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

17 marzo 2020

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