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Economia, Finanza e Management

Obiettivo #8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Una crescita economica sostenibile richiederà alle società di creare condizioni che permettano alle persone di avere posti di lavoro di qualità, che stimolino le economie e al tempo stesso non danneggino l’ambiente.

Sonia Bertolini (Dipartimento di Culture Politiche e Società), le vostre ricerche vertono sull'attuale situazione dei giovani nel mercato del lavoro. Su cosa vi focalizzate in particolare?
Il nostro gruppo ha preso parte al progetto europeo EXCEPT, che vede impegnati di otto paesi, al fine di descrivere e analizzare le condizioni lavorative dei giovani precari in Europa. Attraverso più di 400 interviste a giovani tra i 18  e i 29 anni, disoccupati o precari, il team di ricerca ha indagato dal punto di vista dei giovani le conseguenze della precarietà lavorativa sul raggiungimento dell’autonomia (dal nucleo familiare di origine) economica, ma anche abitativa e psicologica, obiettivi sempre più difficili da raggiungere e che richiedono ai giovani di applicare nuove strategie.

Nadia Lambiase (Dipartimento di Economia e Statistica), l’economia circolare può essere proposta come un nuovo paradigma economico, sociale, ambientale e culturale? Se sì, come?
È certamente possibile ma occorre ridefinire il concetto di valore. Per quanto riguarda l'abbigliamento, per esempio, in ottica di economia circolare il prezzo di un capo come misura del suo valore può passare in secondo piano rispetto al fatto che sia di seconda mano, prodotto nel rispetto dei lavoratori, o fatto con tessuto rigenerato e che quindi abbia avuto meno impatto sull'ambiente nella fase di produzione. Ripercorrendo il concetto di valore nella letteratura economica e sociologica, svolgiamo un lavoro di analisi incentrato sulla critica del prezzo come meccanismo efficace per includere e ponderare i fattori chiave dell’economia circolare. Ci si confronta con la categoria di “grandezza” proposta da Boltansky e Thevenot (1991) e sviluppata nell’elaborazione delle “sei città”: commerciale, ispirata, domestica, della reputazione, civica, industriale.

Filippo Andrei (Dipartimento di Culture Politiche e Società) in che modo le tecnologie 4.0 possono incrementare il benessere sul posto di lavoro?
Il nostro studio si propone di analizzare gli effetti sul benessere soggettivo percepito dai lavoratori a seguito dell’implementazione di un dispositivo indossabile per la corretta esecuzione degli esercizi motori all’interno di un contesto di fabbrica. Attraverso la somministrazione di interviste semi-strutturate, indaghiamo l’esperienza soggettiva del lavoratore con il dispositivo tecnologico. I primi risultati mettono in evidenza che le tecnologie indossabili possono essere una risorsa per l’incremento della qualità del lavoro.

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Questa storia di ricerca si trova in:


Intervista a

Sonia Bertolini
Nadia Lambiase
Filippo Andrei
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

18 marzo 2020

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